martedì 14 novembre 2017

AMMAZZAINVERNO GOZZANO





12 NOVEMBRE 2017 – AMMAZZAINVERNO GOZZANO




La partenza


Bellissima seconda edizione della “Stranella”, quarta tappa del calendario dell’Ammazzainverno con ritrovo ed iscrizioni presso l’istituto San Giuseppe di Gozzano.
Percorso ideato e curato dall’amico e compagno di squadra Emilio, che ha tirato fuori dal cilindro davvero un bellissimo giro: complimenti!
Temperatura rigida nel corso del riscaldamento, poi poco alla volta il sole comincia a scaldare convincendomi a correre in maglietta.
Ottima l’affluenza complessiva dei partenti che sfiora le 550 unità.
Ore 9.30 precise. Si parte…!
Neanche 100 metri di gara ed ecco che l’amico e triathleta Marco Bellucco schizza fuori dal gruppo imponendo un ritmo quasi proibitivo per il resto della truppa. Da subito si getta al suo inseguimento un altro triathleta, Francesco Ceresa, residente nel varesotto con un passo altrettanto efficace.
Beh, come inizio direi proprio che oggi non si scherza. Qualche centinaio di metri su asfalto, sottopasso, curva secca a destra ed ecco che ci troviamo proiettati su un largo tratto sterrato che costeggia la ferrovia.
Non mi faccio pregare ed il breve tempo recupero e supero Marco, mentre Ceresa si mantiene nella mia scia. Appena dietro i forti Alessandro Soldà, Claudio Pastore e Federico Poletti.
Poco dopo lo scoccare del primo km ci addentriamo nel bosco calpestando uno stretto sentiero che comincia a salire inesorabile con alcuni tratti anche parecchio duri e muscolari.
Continuo a forzare l’andatura e butto l’occhio dietro per vedere la situazione…ed ecco che scorgo una maglia scura che poco prima non c’era! Si tratta di Francesco Guglielmetti che come due settimane or sono a Borgomanero era partito con il freno a mano tirato, ma che aveva ben presto scavalcato tutti gli avversari che lo precedevano ed ora mi si era letteralmente incollato addosso.
Appena dietro di lui non avena mollato neppure un metro neanche Francesco Ceresa, mentre tutti gli altri avversari avevano già perso contatto con il terzetto.
Sono sempre davanti, la strada ora tende leggermente a scendere, si esce dal bosco, breve tratto su sentiero erboso, curva a sinistra e finalmente un po’ di asfalto. Sul mio terreno preferito aumento ancora il ritmo, la strada sale in maniera secca in direzione della baita degli alpini; Ceresa accusa il colpo e comincia a perdere metri, mentre Francesco, brillante come sempre, si mantiene comodamente a mio fianco.
Passiamo nuovamente sullo sterrato, prima su jeeppabile e poi ancora il mezzo al bosco su un altro stretto sentiero che continua a salire per oltre un km.
Francesco ed io saliamo regolari, è un onore per me misurarmi con un campione della sua portata; la salita non sembra finire mai, ma dopo diversi minuti di ascesa ecco che improvvisamente si inizia a scendere. E che discesa! Una picchiata condita con sassi, foglie viscide e radici che in poche centinaia di metri di riporta quasi in quota partenza.
Francesco ne approfitta e sfruttando le sue ottime doti di discesista, porta il suo attacco. Cerco di difendermi ma su un terreno così proprio non vado! Perdo nel giro di poco 10, 20, 30 metri. Poi per fortuna la strada diventa più dolce ma ormai la frittata è fatta…!
Riprendo nuovamente a spingere molto bene, ma ormai difficilmente potrò rientrare su Francesco. Usciamo dal bosco, percorriamo il tratto lungo la ferrovia già affrontato precedentemente in senso inverso. Poi curva a sinistra, sottopasso sempre su sterrato e veloce tratto boschivo che in poche centinaia di metri ci porta nei pressi dell’arrivo. Ultimo strappetto e traguardo nel cortile dell’istituto a non più di 10-15 secondi di ritardo dal portacolori della Fulgor.
Contentissimo!!! Un secondo posto che mi soddisfa davvero pienamente!

Il tempo finale è stato di 24’17” con una media di 3’51”.





 Nei pressi dell'arrivo


Classifica:

Uomini
1° Francesco Guglielmetti
2° Paolo Giromini
3° Francesco Ceresa
4° Alessandro Soldà
5° Claudio Pastore
6° Federico Poletti

Donne
1^ Federica Poletti
2^ Adele Montonati
3^ Gabriella Gallo

lunedì 30 ottobre 2017

22 OTTOBRE 2017 – AMMAZZAINVERNO BORGOMANERO





Anche quest’anno è toccato a Borgomanero ospitare la prima tappa dell’Ammazzainverno,  la consueta kermesse del circuito autunno - invernale comprendente una ventina di gare che si concluderà a fine febbraio.

Ritrovo e iscrizioni presso il bar “La Buvette”, il cielo è parzialmente coperto ma la temperatura è ottimale per correre; scelgo quindi il classico abbinamento canotta pantaloncini, convinto anche dal caloroso Massimo Vanzan che sfoggia il suo solito completo bianco-rosso.

Alle 9.30 al solito puntualissime si parte. Fin da subito capisco che il percorso è stato parzialmente rinnovato rispetto allo scorso anno: solo un piccolo giro dell’isolato, passaggio accanto all’autolavaggio e poche centinaia di metri dopo largo spazio al terreno boschivo.

I primi 500 metri sono corsi al piccolo trotto, nessuno sembra uscire allo scoperto, così subito dopo l’attraversamento della statale decido di schiacciare letteralmente il piede sull’acceleratore, portandomi al comando della corsa.

Il gruppo di sfilaccia immediatamente, mentre rimangono attaccati alla mia schiena i soli Guglielmetti Claudio e Mattachini Christian. Scatta il km 1 in 3’35” e poco dopo la prima sorpresa: si abbandona l’asfalto a favore di un’ impervia salita boschiva (la stessa della Stravarganbass…) che di fatto farà già un’importante selezione.
Il più brillante risulta da subito Claudio che si incarica di dettare il ritmo, salendo di buona lena apparentemente senza fatica; dietro di lui come un’ombra Christian e poi il sottoscritto…  che già non è un’aquila sullo sterrato piatto, figuratevi su una salita come questa!

Si scollina finalmente, curva a sinistra è giù per un discesone in asfalto che ci riporta in poche centinaia di metri quasi in quota partenza. Non mi faccio pregare e sfruttando il mio terreno preferito riaggancio i fuggitivi proprio al termine della discesa. Nel frattempo sento i passi di un altro atleta dietro di me. “Sarà Medina”, penso, ma non mi volto e proseguo nella mia azione.

Nel frattempo la strada è tornata ad impennarsi in modo deciso ed anche in questo frangente decido di nuovo di attaccare mettendomi davanti a testa bassa e salendo bello leggero.
Mattacchini cede di schianto, Claudio tiene botta mentre ecco che sbuca alla mia sinistra Francesco Guglielmetti, che dopo una partenza cauta aveva man mano superato tutti quelli che lo precedevano guadagnando la testa della gara.

“Che gara fantastica” penso, “Sono qui a duellare con due fra i migliori podisti locali degli ultimi anni…già solo questo equivale ad una vittoria”.
I fratelli Guglielmetti sono appena alle mie spalle, il terreno ridiventa sterrato, inizia una discesa prima semplice ma poi più complicata per la presenza di una serie di boccioloni che mettono a dura prova le caviglie.
Claudio e Francesco mi passano, la discesa termina, curva a sinistra; si entra nel bosco più fitto e secondo “shock” della giornata: la famosa salita sterrata al “limite del ribaltamento” di 200 metri circa affrontata già nell’edizione passata.

Ancora una volta questo tratto evidenza le difficoltà che ho sul muscolare, arrivo in cima pensando di aver perso tutto il vantaggio che avevo nei confronti di chi mi seguiva ed invece buttando un occhio dietro, non scorgo anima viva.

Nel frattempo i fratelli Guglielmetti hanno guadagnato ancora qualcosina, ma sono sempre a vista, a non più di una cinquantina di metri.
Ora segue un bel tratto in piano bello corribile, le gambe girano ancora bene; si percorre un breve tratto già affrontato qualche minuto prima terminato il quale si tiene la destra e si rientra di nuovo nel bosco fitto.
Finalmente dopo un tratto erboso risbuchiamo sull’asfalto per la discesa finale e gli ultimi metri in piano che ci porterà a tagliare il traguardo presso la baita degli alpini.
So di non poter più rientrare su Claudio e Francesco, ma voglio provare a ridurre ulteriormente il distacco.
Mi fiondo in discesa come un treno in corsa, corro gli ultimi 400 metri piatti come Van Niekerk ai mondiali di Londra di un paio di mesi fa…!!!

Piombo come un proiettile sul traguardo con l’ultimo km scarso corso alla pazzesca media di 2’48”!!!

Finisco sul gradino più basso del podio una gara che mi resterà impressa a lungo perchè piena zeppa di colpi di scena, emozioni e agonismo.
Abbraccio e faccio i complimenti agli amici Claudio e Francesco: ancora una volta sono loro i più forti, ma rimane la consapevolezza di aver lottato ad armi pari e di aver dato loro parecchio filo da torcere.

Il tempo finale è stato di 26’05” con una media di 3’47”.


 Classifica:

Uomini
1° Caludio Guglielmetti
2° Francesco Guglielmetti
3° Paolo Giromini
4° Christian Mattachini
5° Patrizio Olivero

Donne
1^ Elisabetta Comero
2^ Adele Montonati    
3^ Monica Moia







lunedì 6 marzo 2017

GAMBA D'ORO SUNO

GAMBA D’ORO SUNO - 05/03/2017



Ed eccoci finalmente! L’inverno è ormai alle spalle e puntuale come ogni anno il paese di Suno ospita l’inizio ufficiale del circuito della gamba d’oro 2017.
Ritrovo presso la palestra comunale in piazza Ricci. A proposito…oggi c’era anche la mezza del lago Maggiore: ma qualcuno lo ha notato? Io no di certo, difatti al nastro di partenza si sono presentati ben 750 atleti!
Riscaldamento con Massimo Vanzan che pian piano sta tornando in forma dopo i 4 mesi di inattività per l’operazione alla clavicola; tra qualche tempo ritornerà ad essere un brutto cliente per tutti!
Due chiacchiere anche con gli amici Fabio Cominato e Alex Sacco e errivano in fretta le 9.30. Via, si parte!
Neanche dieci metri di gara e, come un proiettile, schizza fuori dal gruppo un ragazzo
filiforme con la canotta marchiata Atletica Pont Saint Martin. “Sarà il solito fenomeno che fa un km a 3’10” e poi scoppia”, penso. Niente di più sbagliato. Difatti Erik (saprò solo a fine corsa il suo nome) comincia gradatamente a guadagnare metri su metri, impostando un passo impossibile per tutti e sparendo ben presto dalla vista degli avversari.
Il coraggioso Francesco Guglielmetti si incarica solitario dell’inseguimento del ragazzo di nazionalità francese, mentre alle sue spalle è Andrea Medina ad assestarsi in terza piazza. Appena più dietro un gruppone formato da Giuseppe Antonuccio, Amin Oulbaz, Christian Arici, Claudio Guglielmetti, Amin Dakhil, Stefano Gheller e dal sottoscritto.
I primi quattro km scorrono via velocissimi, con terreno misto asfalto – sterrato (parziali 3’24” – 3’33” – 3’28” – 3’32”); appena passato il cartello del quarto km inizia un lungo tratto in salita nel quale il terreno inizia a diventare sconnesso e molto fangoso.
Il gruppo si sfilaccia quasi immediatamente, soprattutto grazie ad un attivissimo Claudio Guglielmetti che con una serie di strappi riesce a ricucire lo svantaggio che aveva con Medina.
Mi incollo immediatamente alla schiena di Claudio e inaspettatamente riesco nel mio intendo, anzi nella seconda metà della salita mi incarico io stesso di dettare il ritmo, dando il cambio a Claudio, mentre un sornione Medina rimane alle nostre spalle.
Km 5 in 3’57” e km 6 in 4’04”.
Inizia ora la discesa, con una prima parte più semplice, ma con una seconda parte su boccioni resi viscidi dalla pioggia caduta fino a poche ore prima. E’ la svolta: Medina ci passa affondando il suo attacco, Claudio ed io scendiamo con maggior prudenza perdendo quei 30 metri dal portacolori dell’atletica Palzola. Scatta il km 7 in 3’36”.
Ci sono ancora 2 km abbondanti di sterrato, ma il fango non ci consente una grossa spinta. Km 8 in 3’35”. Medina è sempre lì alla stessa distanza e oltretutto poco dopo Claudio cede di schianto, perdendo velocemente metri su metri. “Dovrò fare tutto da solo per tentare di rientrare su Andrea”, penso, e mi torna in mente la medesima situazione della settimana precedente a Marano Ticino. Intanto scatta il km 9 corso a 3’34”, e dopo qualche centinaio di metri si risbuca finalmente su asfalto. Km 10 in 3’30”.
Provo il tutto per tutto sul mio terreno preferito, spingo a tutta sul lungo rettilineo che riporta verso il centro di Suno. Riduco il distacco a venti metri da Andrea che si volta a ripetizione; ora gli ultimi 600 metri: salita, discesa e ultimo tratto su prato che ci riporta alla palestra. Raschio il fondo del barile alla ricerca delle ultime gocce di energia per tentare di raggiungere il mio avversario, mi getto a capofitto nell’ultima discesina sull’erba, ma invano: Medina riesce a conservare il gradino più basso del podio per un paio di miseri secondi! Ultimi 610 metri in 2’02” (media 3’20”).

Distanza totale 10.610 metri, tempo 38’16”, media 3’36” al km.

Beh, che dire. Soddisfatto, soddisfattissimo. Va bene, appena giù dal podio e allora? Non importa, resta la soddisfazione di una bella gara, corsa con grinta duellando con grandi avversari oltre che leali amici. Felice!

E prima delle classifiche, una piccola novità della settimana: le pagelle!!!


ERIK ROSAIRE: voto 10.
Alzi la mano chi avrebbe scommesso un solo euro su questo ragazzo capace di mantenere la media sotto i 3’20” al km per tutta la gara, con il fondo fangoso che ha trovato. Da domenica prossimo i novaresi farebbero bene a guardarsi anche dagli atleti provenienti da altre regione. FULMINE.

FRANCESCO GUGLIELMETTI: voto 9.
Intanto è l’unico che prova a gettarsi all’inseguimento del francese, con tutti gli altri fermi e rinunciatari. E poi anche quando capisce di non riuscire a raggiungere Rosaire, continua a martellare di brutto, mantenendo una media ottima e staccando di oltre un minuto il terzo classificato. GENEROSO.

MEDINA ANDREA: Voto 8,5.
Si vede che è un po’ stanco, ma provate voi! Tutte le domeniche una gara tirata e tutte le domeniche nelle primissime posizioni. Oltretutto Stramilano in vista per lui. E al settimo km quando sembrava spacciato, la zampata del campione che lo porta a prendersi il meritato podio. STACANOVISTA.

GIROMINI PAOLO: Voto 8.
Vero che sulla carta è un gradino sotto ai vari Medina, Guglielmetti Claudio e a tanti altri avversari, ma altrettanto vero che con la grinta e la costanza che mette negli allenamenti riesce a colmare quasi totalmente tale gap. Nel finale poi benzina da vendere. CAPARBIO.

GUGLIELMETTI CLAUDIO: Voto 8.
Brillante per oltre otto km, buio negli ultimi due. Ma per mezz’ora si batte come un leone e dimostra una condizione atletica davvero invidiabile. E ricordiamoci nel 2012 il suo record di quasi trenta vittorie in gamba d’oro. Scusate se è poco. INDIMENTICATO.

Classifiche:

Uomini
1° Erik Rosaire
2° Francesco Guglielmetti
3° Andrea Medina
4° Paolo Giromini
5° Stefano Gheller

Donne
1° Melissa Regonesi          
2° Mara Della Vecchia

3° Federica Poletti

lunedì 27 febbraio 2017

AMMAZZAINVERNO MARANO TICINO



AMMAZZAINVERNO MARANO TICINO - 26/02/2017








Ultimo appuntamento con l’ammazzainverno che di fatto chiude anche il mese di febbraio, da domenica prossima ritorna la tanto amata gamba d’oro.
E’ una prima per me: non ho infatti mai corso qui a Marano Ticino, ma quest’anno, un po’ per la bellezza del percorso, un po’ perché è appunto l’ultima gara che chiude il lungo circuito invernale, ho deciso di presentarmi agguerrito ai nastri di partenza.
Appena prima di giungere a destinazione, noto subito in lontananza un'immagine davvero spettacolare: è lo stupendo campanile della chiesa che svetta altissimo su tutta la zona circostante; andatelo a vedere, merita davvero!
Iscrizione, caffè bollente, lungo riscaldamento e alle 9.30 precise il colpo di pistola.
Venti metri in piano, curva a destra e discesone di oltre un km su asfalto.
La pendenza stra-favorevole va a nozze con un ritmo indiavolato; il gruppo è inevitabilmente da subito sfilacciato, con il duo Falcioni – Mattachini al comando, pochi metri dietro Andrea Medina, Giuseppe Antonuccio, Andrea Perinato, Marco Bellucco, Luigi Pignatiello e il sottoscritto.
Arriviamo finalmente in fondo alla discesa, io sono in settima/ottava posizione e sento il Garmin che rileva il primo mille in 2'58”! Ancora 200 metri in leggera discesa ed ecco che finalmente la strada spiana, passando dall’asfalto allo sterrato.
Non mi faccio pregare, recupero un paio di posizioni, e procedo appaiato con Antonuccio tentando di rientrare sui battistrada. Davanti sempre il duo Falcioni – Mattachini, Medina appena dietro e, a non più di una ventina di metri, Giuseppe ed io.
Scatta il secondo km in 3’18”, lo sterrato è veloce anche se non mancano alcuni punti tecnici. Passiamo ora di nuovo su asfalto, su un tratto in leggero falsopiano a salire; provo a forzare il ritmo: passo Antonuccio e senza voltarmi proseguo spedito la mia gara.
Scatta il km 3 in 3’30”; davanti nel frattempo Medina ha ricucito il gap che lo divideva dai battistrada e sembra poter puntare ancora una volta al successo di tappa.
Intanto l’asfalto ha lasciato di nuovo posto allo sterrato, con un km formato da una prima parte più semplice e da una seconda parte con un paio di salitelle spezza-ritmo che sicuramente oltre a me hanno lasciato il segno anche negli altri atleti.
E’ la svolta: appena scatta il km 4 (3’42”), noto che Mattachini comincia a staccarsi da Medina e Falcioni. “Ora Paolo…è il tuo momento; se vuoi salire sul podio attacca subito!”
Ingrano la quinta, abbasso la testa, e aumento ancora l’andatura. “Devo agganciare Christian prima della salita, per poi provare nel finale a staccarlo”….In effetti percorro il km 5 in 3’23”, Mattachini è sempre più vicino e dopo 500 metri finalmente lo prendo!
Risbuchiamo su asfalto, riconosco il tratto percorso all’andata che naturalmente ora sarà tutto in salita! Procediamo appaiati per qualche decina di metri poi freccia a sinistra, sorpasso, e inizio salita.
Scatta il km 6 corso a 4’00”…ci sono ancora altri 600 metri di salita dura.
Mattachini sembra aver finito la benzina, ma noto che anche Medina poco più avanti ha ceduto, con Fabio Falcioni ormai lanciato verso la vittoria finale.
Stringo i denti, la lancetta sfiora pericolosamente il fuori-giri, Medina è avanti 20 metri, Mattachini è dietro 20 metri...io lì nel mezzo!
Finalmente la strada spiana, butto un occhio dietro, ma ormai il gradino più basso del podio è mio. Ultimi 630 metri in 2’58” (media 4’44”).
Distanza totale 6.630 metri, tempo 23’51”, media 3’36” al km.

Percorso su Garmin Connect: https://connect.garmin.com/modern/activity/1593586910

Che dire…davvero contento! L’impegno e la costanza che metto negli allenamenti sono stati ben ripagati da una bella prestazione e da ottime sensazioni. Bellissimo percorso, ottimo ristoro con tanto di polenta, e premiazioni di qualità.


Podio maschle:

 


 Classifica:


Uomini
1° Fabio Falcioni        
2° Andrea Medina
3° Paolo Giromini
4° Christian Mattachini
5° Giuseppe Antonuccio


Donne
1° Barbara Benatti     
2° Federica Poletti
3° Sandra Opayets


martedì 31 gennaio 2017

AMMAZZAINVERNO SANTA CRISTINA - 29/01/2017



AMMAZZAINVERNO SANTA CRISTINA - 29/01/2017






Dopo tre settimane di assenza dalle competizioni, eccomi di nuovo in campo a Santa Cristina di Borgomanero, per una delle ultime gare di calendario dell’ammazzainverno 2016 – 2017. Durante gli allenamenti i chilometri sono naturalmente continuati a scorrere inesorabili sotto le mie scarpette, una leggera stanchezza organica mi ha accompagnato in questi ultimi giorni, ma oggi mi sento proprio bene e voglio fare una bella gara!
Arrivo a destinazione con mio suocero Marco con largo anticipo, i soliti rituali pre-gara e una mezz’ora prima del via ci si butta in strada per un lungo riscaldamento. La temperatura non è freddissima stamattina, ciò nonostante decido di correre in maglia lunga e guanti.
Primi due km velocissimi misti asfalto e sterrato che sgranano da subito il plotone; al comando i soliti Francesco Guglielmetti e suo fratello Isaia, Andrea Medina, Carlo Carlini, Luigi Pignatiello ed il sottoscritto. Dopo 500 metri dal via, in una curva ghiacciata su asfalto, compio subito una bella scivolata cadendo pesantemente a terra. Mi rialzo prontamente, gli altri mi chiedono immediatamente delle mie condizioni, ma per fortuna va tutto bene e riparto subito spedito. Ci scherzo anche sopra, esclamando ad alta voce: “Cavoli, senza quella caduta avrei senz’altro vinto…!” Tutti scoppiano in una fragorosa risata e così, dopo questo breve siparietto, proseguiamo ancora compatti la competizione.
Allo scattare del km 1 (3’29”), sono i due favoriti di giornata Francesco Guglielmetti e Andrea Medina a schiacciare il piede sull’acceleratore, guadagnando una manciata di metri sugli inseguitori, il più brillante dei quali risulta il fratello diciottenne di Francesco, Isaia, che prova a ricucire il gap che lo divide dai battistrada con un’ottima progressione. L’esperto Carlini rimane coperto in questo frangente, ed anch’io scelgo la tattica della prudenza, conscio del fatto che la pendenza potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Ed infatti proprio allo scoccare del km 2 corso su asfalto in 3’33”, una secca curva a sinistra ci proietta nello sterrato…e che sterrato! Un km abbondante di sola salita, con neve, ghiaccio, sassi e radici che la fanno da padroni!
Isaia sembra aver terminato la benzina, Carlini lo passa ed anch’io faccio altrettanto incollandomi alla schiena dell’atleta di Paruzzaro.
Carlo è però decisamente più efficace di me in questo tratto in salita e comincia gradualmente a guadagnare metri; arrivo così a scollinare con uno svantaggio di 20-30 metri dalla casacca gialla di Carlo. Scatta il km 3 (4’22”) proprio quando inizia un bel tratto pulito nel prato con una breve discesa seguita da qualche centinaio di metri di pianura. Non mi faccio pregare e sfrutto questo terreno a me congeniale per riportarmi a ridosso del portacolori dell’Avis Marathon Verbania.
Procediamo appaiati fino allo scoccare del km 4 (3’50”), quando affrontiamo un’apparente curva innocua a sinistra; Carlo passa agevolmente, mentre io compio la seconda “sgurgarola” della giornata, cadendo e battendo questa volta il ginocchio sinistro.
“Non è proprio giornata”, penso. Mi rialzo, riparto, ma stavolta la botta sembra importante e le gambe sembrano non reagire.
Con l’unico pensiero di giungere all’arrivo, continuo a correre, osservando la
sagoma di Carlo allontanarsi sempre di più. “Va beh, si vede che oggi doveva andare così”, rimugino; abbasso il capo e continuo.
Iniziano adesso due chilometri molto mossi, c’è qualche piccolo tratto in piano, ma in generale il dislivello continua ad aumentare. Km 5 in 4’12”. Improvvisamente, la svolta! Le gambe tornano reattive, il respiro sotto controllo, la fiducia aumenta ed è proprio allo scoccare del sesto km (4’09”) che riaggancio inaspettatamente Carlo. Ora devo stargli addosso perché so che il percorso presenta ancora nell’ordine: una dura salita, una ripida discesa, e 400 metri piatti velocissimi su asfalto.
Si parte a salire: Carlo al solito più efficace di me guadagna qualche metro, breve tratto in piano, e poi discesa pericolosa con boccioni e radici. La passo indenne, sono a 10 metri da Carlo. Scatta il km 7 in 4'05".
“Devo fare gli ultimi 400 metri alla Francesco Guglielmetti se voglio passare.” Così in rapidissima successione innesco quarta e quinta marcia lasciando Carlo sul posto,  percorrendo quest’ultimo tratto in 1’12” (3’00” al km).
Piombo davvero super-contento su traguardo guadagnando il gradino più basso del podio su un percorso davvero muscolare e sicuramente inadatto alle mie caratteristiche.
La distanza rilevata al mio gps è risultata essere di km 7,40 con tempo finale di 28’54”. Media 3’54” al km.
Complimenti agli organizzatori per il bellissimo tracciato (non cambiate!!!), perfettamente segnalato e presidiato, e per il super ristoro finale durante il quale, galvanizzato dalla mia bella prestazione, mi sono scolato 3 belle tazze di cioccolata calda!

Ciao


Classifica:


Uomini
1° Francesco Guglielmetti  
2° Andrea Medina
3° Paolo Giromini
4° Carlo Carlini
5° Isaia Guglielmetti


Donne
1° Barbara Benatti     
2° Mara Della Vecchia
3° Giovanna Cerutti
4° Sandra Opayets
5° Gabriella Gallo