30 LUGLIO 2016 – CORSA BIELLA - OROPA
Uno
degli appuntamenti più attesi di tutto l’anno, era dal 2011 che non correvo la Biella – Oropa. All’epoca
venivo da un infortunio patito poche settimane prima della gara, per cui mi ero
presentato all’appuntamento non in forma; quest’anno invece sono carico a mille
e voglio puntare a scendere sotto l’ora, anche se so che non sarà facile.
Arrivo
a Biella con mio suocero Marco in largo anticipo, ne approfittiamo per ririrare
con comodo pettorale + chip; sosta per un caffè al bar, vestizione e inzio
riscaldamento.
Incontro
l’amico Marco Rossi che ha partecipato alle ultime 10/11 edizioni… alla fine
farà un garone…complimenti!
Mezz’ora
prima del via cadono dal cielo alcune gocce d’acqua, giusto il tempo d’alzare
ancor di più l’umidità già alle stelle….
Alle
18.00 precise il colpo di pistola!
Primo
km a uscire da Biella, cerco di non strafare ma passo in 3'34" e sono già parecchio
indietro rispetto ai battistrada.
Dopo 500 metri parte la salita abbastanza corribile che ci porta verso Cossila, dove la strada spiana per quasi 1 km.
Km 2 in 4'02" e km 3 in 4'53"
A Cossila respiro un pochino, si forma un plotoncino di 4-5 unità. Km 4 in 3'58", con un breve tratto in leggera discesa. Del gruppetto riconosco anche Franco Chiera, è un piacere percorrere questo tratto con lui.
Dopo 500 metri parte la salita abbastanza corribile che ci porta verso Cossila, dove la strada spiana per quasi 1 km.
Km 2 in 4'02" e km 3 in 4'53"
A Cossila respiro un pochino, si forma un plotoncino di 4-5 unità. Km 4 in 3'58", con un breve tratto in leggera discesa. Del gruppetto riconosco anche Franco Chiera, è un piacere percorrere questo tratto con lui.
Il
km 5 è ancora facile, sale leggermente ma è veloce: parziale 4'10".
E qui, poco prima del Favaro, parte il muro: 4 km interi da massacro, non me li ricordavo così duri!!
Parziali: 4'52" - 5'36" - 5'21" - 5'53".... fatico davvero molto, in particolar modo i km 7 e 9, davvero interminabili!
Eppure anche gli altri componenti del gruppetto di cui faccio parte salgono allo stesso passo, ci alterniamo a fare l'andatura, si beve e ci si "spugna" ad ogni ristoro. Il caldo è atroce, l’umidità pazzesca, ma bisogna tener duro!
Durante questo tratto vedo da lontano a bordo strada l’amico e “collega” di lavoro Corrado, mi incita e mi sprona con grinta, i suoi incitamenti sono gocce di energia che mi aiutano a proseguire.
E qui, poco prima del Favaro, parte il muro: 4 km interi da massacro, non me li ricordavo così duri!!
Parziali: 4'52" - 5'36" - 5'21" - 5'53".... fatico davvero molto, in particolar modo i km 7 e 9, davvero interminabili!
Eppure anche gli altri componenti del gruppetto di cui faccio parte salgono allo stesso passo, ci alterniamo a fare l'andatura, si beve e ci si "spugna" ad ogni ristoro. Il caldo è atroce, l’umidità pazzesca, ma bisogna tener duro!
Durante questo tratto vedo da lontano a bordo strada l’amico e “collega” di lavoro Corrado, mi incita e mi sprona con grinta, i suoi incitamenti sono gocce di energia che mi aiutano a proseguire.
Per
fortuna la parte peggiore passa, ci sono ora 2 km più semplici e
interamente all'ombra.
Parziali 5'08" e 5'10".
Parziali 5'08" e 5'10".
Mi
riprendo sia psicologicamente che fisicamente, spingo bene per l'ultimo km in
4'51", poi ultmi 200
metri e gonfiabile d'arrivo.
Noto subito dalla classifica on-line che il tempo rilevato dal cip è sbagliato, il mio gps rileva un tempo di 57'53" ... non 58'26"....
Noto subito dalla classifica on-line che il tempo rilevato dal cip è sbagliato, il mio gps rileva un tempo di 57'53" ... non 58'26"....
Obiettivo
stra-raggiunto, sono contentissimo!
Finisco
al diciannovesimo posto della classifica generale, mentre arrivo terzo nella
categoria SM35, vincendo una bella canotta da gara della Mizuno, finalmente
della mia taglia.
La bellezza del luogo d’arrivo fa subito dimenticare la fatica....ma è stata davvero dura. Ho le gambe di legno e sono parecchio affaticato.
Sono soddisfatto però....credo che se mi fossi allenato in maniera più specifica in salita avrei senz'altro limato ancora qualcosa al tempo finale.
La bellezza del luogo d’arrivo fa subito dimenticare la fatica....ma è stata davvero dura. Ho le gambe di legno e sono parecchio affaticato.
Sono soddisfatto però....credo che se mi fossi allenato in maniera più specifica in salita avrei senz'altro limato ancora qualcosa al tempo finale.
Consiglio
a tutti i runner di provare a correre almeno una volta nella vita la Biella – Oropa…merita davvero!
L’arrivo….!
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