Anche quest’anno è toccato a Borgomanero
ospitare la prima tappa dell’Ammazzainverno,
la consueta kermesse del circuito autunno - invernale comprendente una
ventina di gare che si concluderà a fine febbraio.
Ritrovo e iscrizioni presso il bar “La Buvette”, il cielo è
parzialmente coperto ma la temperatura è ottimale per correre; scelgo quindi
il classico abbinamento canotta pantaloncini, convinto anche dal caloroso Massimo Vanzan che sfoggia il suo solito completo bianco-rosso.
Alle 9.30 al solito puntualissime si parte.
Fin da subito capisco che il percorso è stato parzialmente rinnovato rispetto
allo scorso anno: solo un piccolo giro dell’isolato, passaggio accanto
all’autolavaggio e poche centinaia di metri dopo largo spazio al terreno
boschivo.
I primi 500 metri sono corsi al
piccolo trotto, nessuno sembra uscire allo scoperto, così subito dopo
l’attraversamento della statale decido di schiacciare letteralmente il piede
sull’acceleratore, portandomi al comando della corsa.
Il gruppo di sfilaccia immediatamente, mentre
rimangono attaccati alla mia schiena i soli Guglielmetti Claudio e Mattachini
Christian. Scatta il km 1 in
3’35” e poco dopo la prima sorpresa: si abbandona l’asfalto a favore di un’
impervia salita boschiva (la stessa della Stravarganbass…) che di fatto farà
già un’importante selezione.
Il più brillante risulta da subito Claudio
che si incarica di dettare il ritmo, salendo di buona lena apparentemente senza
fatica; dietro di lui come un’ombra Christian e poi il sottoscritto… che già non è un’aquila sullo sterrato piatto,
figuratevi su una salita come questa!
Si scollina finalmente, curva a sinistra è
giù per un discesone in asfalto che ci riporta in poche centinaia di metri quasi
in quota partenza. Non mi faccio pregare e sfruttando il mio terreno preferito
riaggancio i fuggitivi proprio al termine della discesa. Nel frattempo sento i
passi di un altro atleta dietro di me. “Sarà Medina”, penso, ma non mi volto e
proseguo nella mia azione.
Nel frattempo la strada è tornata ad impennarsi
in modo deciso ed anche in questo frangente decido di nuovo di attaccare
mettendomi davanti a testa bassa e salendo bello leggero.
Mattacchini cede di schianto, Claudio tiene
botta mentre ecco che sbuca alla mia sinistra Francesco Guglielmetti, che
dopo una partenza cauta aveva man mano superato tutti quelli che lo precedevano
guadagnando la testa della gara.
“Che gara fantastica” penso, “Sono qui a
duellare con due fra i migliori podisti locali degli ultimi anni…già solo
questo equivale ad una vittoria”.
I fratelli Guglielmetti sono appena alle mie
spalle, il terreno ridiventa sterrato, inizia una discesa prima semplice ma poi
più complicata per la presenza di una serie di boccioloni che mettono a dura
prova le caviglie.
Claudio e Francesco mi passano, la discesa
termina, curva a sinistra; si entra nel bosco più fitto e secondo “shock” della
giornata: la famosa salita sterrata al “limite del ribaltamento” di 200 metri circa
affrontata già nell’edizione passata.
Ancora una volta questo tratto evidenza le
difficoltà che ho sul muscolare, arrivo in cima pensando di aver perso tutto il
vantaggio che avevo nei confronti di chi mi seguiva ed invece buttando un
occhio dietro, non scorgo anima viva.
Nel frattempo i fratelli Guglielmetti hanno
guadagnato ancora qualcosina, ma sono sempre a vista, a non più di una
cinquantina di metri.
Ora segue un bel tratto in piano bello
corribile, le gambe girano ancora bene; si percorre un breve tratto già
affrontato qualche minuto prima terminato il quale si tiene la destra e si
rientra di nuovo nel bosco fitto.
Finalmente dopo un tratto erboso risbuchiamo
sull’asfalto per la discesa finale e gli ultimi metri in piano che ci porterà a
tagliare il traguardo presso la baita degli alpini.
So di non poter più rientrare su Claudio e
Francesco, ma voglio provare a ridurre ulteriormente il distacco.
Mi fiondo in discesa come un treno in corsa,
corro gli ultimi 400 metri
piatti come Van Niekerk ai mondiali di Londra di un paio di mesi fa…!!!
Piombo come un proiettile sul traguardo con
l’ultimo km scarso corso alla pazzesca media di 2’48”!!!
Finisco sul gradino più basso del podio una
gara che mi resterà impressa a lungo perchè piena zeppa di colpi di scena,
emozioni e agonismo.
Abbraccio e faccio i complimenti agli amici Claudio e
Francesco: ancora una volta sono loro i più forti, ma rimane la consapevolezza
di aver lottato ad armi pari e di aver dato loro parecchio filo da torcere.
Il tempo finale è stato di 26’05” con una
media di 3’47”.
Classifica:
Uomini
1° Caludio Guglielmetti
2° Francesco Guglielmetti
3° Paolo Giromini
4° Christian Mattachini
5° Patrizio Olivero
1° Caludio Guglielmetti
2° Francesco Guglielmetti
3° Paolo Giromini
4° Christian Mattachini
5° Patrizio Olivero
Donne
1^ Elisabetta Comero
2^ Adele Montonati
3^ Monica Moia
1^ Elisabetta Comero
2^ Adele Montonati
3^ Monica Moia
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