AMMAZZAINVERNO
SANTA CRISTINA - 29/01/2017
Dopo
tre settimane di assenza dalle competizioni, eccomi di nuovo in campo a Santa
Cristina di Borgomanero, per una delle ultime gare di calendario
dell’ammazzainverno 2016 – 2017. Durante gli allenamenti i chilometri sono
naturalmente continuati a scorrere inesorabili sotto le mie scarpette, una
leggera stanchezza organica mi ha accompagnato in questi ultimi giorni, ma oggi
mi sento proprio bene e voglio fare una bella gara!
Arrivo
a destinazione con mio suocero Marco con largo anticipo, i soliti rituali
pre-gara e una mezz’ora prima del via ci si butta in strada per un lungo
riscaldamento. La temperatura non è freddissima stamattina, ciò nonostante
decido di correre in maglia lunga e guanti.
Primi
due km velocissimi misti asfalto e sterrato che sgranano da subito il plotone;
al comando i soliti Francesco Guglielmetti e suo fratello Isaia, Andrea Medina,
Carlo Carlini, Luigi Pignatiello ed il sottoscritto. Dopo 500 metri dal via, in
una curva ghiacciata su asfalto, compio subito una bella scivolata cadendo
pesantemente a terra. Mi rialzo prontamente, gli altri mi chiedono
immediatamente delle mie condizioni, ma per fortuna va tutto bene e riparto
subito spedito. Ci scherzo anche sopra, esclamando ad alta voce: “Cavoli, senza
quella caduta avrei senz’altro vinto…!” Tutti scoppiano in una fragorosa risata
e così, dopo questo breve siparietto, proseguiamo ancora compatti la
competizione.
Allo
scattare del km 1 (3’29”), sono i due favoriti di giornata Francesco Guglielmetti
e Andrea Medina a schiacciare il piede sull’acceleratore, guadagnando una
manciata di metri sugli inseguitori, il più brillante dei quali risulta il
fratello diciottenne di Francesco, Isaia, che prova a ricucire il gap che lo
divide dai battistrada con un’ottima progressione. L’esperto Carlini rimane
coperto in questo frangente, ed anch’io scelgo la tattica della prudenza,
conscio del fatto che la pendenza potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Ed
infatti proprio allo scoccare del km 2 corso su asfalto in 3’33”, una secca
curva a sinistra ci proietta nello sterrato…e che sterrato! Un km abbondante di
sola salita, con neve, ghiaccio, sassi e radici che la fanno da padroni!
Isaia
sembra aver terminato la benzina, Carlini lo passa ed anch’io faccio altrettanto
incollandomi alla schiena dell’atleta di Paruzzaro.
Carlo
è però decisamente più efficace di me in questo tratto in salita e comincia
gradualmente a guadagnare metri; arrivo così a scollinare con uno svantaggio di
20-30 metri dalla casacca gialla di Carlo. Scatta il km 3 (4’22”) proprio
quando inizia un bel tratto pulito nel prato con una breve discesa seguita da
qualche centinaio di metri di pianura. Non mi faccio pregare e sfrutto questo
terreno a me congeniale per riportarmi a ridosso del portacolori dell’Avis
Marathon Verbania.
Procediamo
appaiati fino allo scoccare del km 4 (3’50”), quando affrontiamo un’apparente
curva innocua a sinistra; Carlo passa agevolmente, mentre io compio la seconda
“sgurgarola” della giornata, cadendo e battendo questa volta il ginocchio
sinistro.
“Non
è proprio giornata”, penso. Mi rialzo, riparto, ma stavolta la botta sembra
importante e le gambe sembrano non reagire.
Con
l’unico pensiero di giungere all’arrivo, continuo a correre, osservando la
sagoma
di Carlo allontanarsi sempre di più. “Va beh, si vede che oggi doveva andare
così”, rimugino; abbasso il capo e continuo.
Iniziano
adesso due chilometri molto mossi, c’è qualche piccolo tratto in piano, ma in
generale il dislivello continua ad aumentare. Km 5 in 4’12”. Improvvisamente,
la svolta! Le gambe tornano reattive, il respiro sotto controllo, la fiducia
aumenta ed è proprio allo scoccare del sesto km (4’09”) che riaggancio
inaspettatamente Carlo. Ora devo stargli addosso perché so che il percorso
presenta ancora nell’ordine: una dura salita, una ripida discesa, e 400 metri
piatti velocissimi su asfalto.
Si
parte a salire: Carlo al solito più efficace di me guadagna qualche metro,
breve tratto in piano, e poi discesa pericolosa con boccioni e radici. La passo
indenne, sono a 10 metri da Carlo. Scatta il km 7 in 4'05".
“Devo
fare gli ultimi 400 metri alla Francesco Guglielmetti se voglio passare.” Così
in rapidissima successione innesco quarta e quinta marcia lasciando Carlo sul
posto, percorrendo quest’ultimo tratto
in 1’12” (3’00” al km).
Piombo
davvero super-contento su traguardo guadagnando il gradino più basso del podio
su un percorso davvero muscolare e sicuramente inadatto alle mie
caratteristiche.
La
distanza rilevata al mio gps è risultata essere di km 7,40 con tempo finale di
28’54”. Media 3’54” al km.
Complimenti
agli organizzatori per il bellissimo tracciato (non cambiate!!!), perfettamente
segnalato e presidiato, e per il super ristoro finale durante il quale,
galvanizzato dalla mia bella prestazione, mi sono scolato 3 belle tazze di
cioccolata calda!
Ciao
Classifica:
Uomini
1° Francesco Guglielmetti
2° Andrea Medina
1° Francesco Guglielmetti
2° Andrea Medina
3°
Paolo Giromini
4°
Carlo Carlini
5°
Isaia Guglielmetti
Donne
1° Barbara Benatti
2° Mara Della Vecchia
3°
Giovanna Cerutti
4°
Sandra Opayets
5°
Gabriella Gallo
ottimo Paolo , sempre al top..
RispondiEliminaio invece mi sto riprendendo da sta influenza che non i molla...
ci vediamo alle prox ;-)